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Segnato da una legge immutabile, il bruco è disposto a tutto pur di rinascere - accetta addirittura che il solo mondo da lui conosciuto finisca in brandelli.
E la stessa natura che vincola il suo destino è valida anche per noi: se vogliamo crescere, dobbiamo lasciare che la nostra vecchia immagine crolli, che si dissolva.
Non sono un’esperta e non intendo montare in cattedra. Semplicemente, vi porto la testimonianza di ciò che succede in me ogni singolo giorno: avverto il mio essere che chiede più luce, rivendica lo spazio necessario a realizzarsi. È proprio a causa sua che ho scelto di imprimere una farfalla sulla pelle del mio braccio - e fortunatamente, non trovandomi in Zona Quattro, posso esibire una figura reale anziché un semplice susseguirsi di lettere nere.
Ci tengo a precisare che questa cieca fiducia nel viaggio evolutivo, così come altri concetti espressi nel blog, non è farina del mio sacco. Si tratta di insegnamenti in cui mi sono (casualmente?) imbattuta nel corso degli anni, e che ormai rappresentano le colonne portanti del mio universo; sono i mattoncini con cui costruisco il mio itinerario personale… e mi è venuto spontaneo presentarli anche a voi 😃
Nota: queste riflessioni devono molto alla visione della signora Giorgia Sitta.
Con gratitudine.
Il desiderio di scrivere non si presenta alla mia porta sempre con la stessa veste: talvolta lo sento bussare in maniera pacata e talvolta è un fiume in piena, un’urgenza che mi si agita nel plesso solare, scompigliandomi tutta.
Ma in ogni caso, è sempre accompagnato dalla curiosità di percorrere nuove strade - e poco importa che la novità stia nei contenuti oppure nella forma. Ogni pezzo che realizzo, a conti fatti, è un piccolo laboratorio di tentativi, di sperimentazioni.
Nel prossimo post vi imbatterete in una delle mie sfide favorite: la narrazione in seconda persona, compiuta con quel “tu” intimo e familiare che racconta una vicenda di cui siete protagonisti. Dopo essermi immedesimata nella nostra Liz, calerò voi lettori nei panni di uno degli altri personaggi… chissà di chi? 🤔
Se siete curiosi di saperne di più, tornate a leggermi sabato mattina! Vi aspetto 🩷
Nota: l'idea di raccontare in seconda persona deve molto a Stephen King, a mio giudizio il miglior narratore di storie; pur avendo riscontrato in altri autori questo modo di scrivere, è grazie a King se ho deciso di tentare anch'io questa strada.
Parole che lasciano il segno! Ben detto! G.
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